Che dimensioni ha lo swap?

Se avete bisogno di conoscere le dimensioni del file di swap sulla vostra macchina Linux digitate semplicemente il comando:

swapon -s

Il risultato sarà l’elenco delle partizioni dedicate allo swap (possono essere una o più) e la colonna size mostra la dimensione in kilobyte.

Nel mio esempio:

[root@giove ~]# swapon -s
 Filename    Type          Size    Used Priority
 /dev/sda2   partition  8193140       0     -1

Ho una sola partizione dedicata allo swap e la sua dimensione è di 81.931.400 kilobite, ovvero 81.931 megabyte, ovvero 81 gigabyte.

Semplice, no?

Icona Terminale OS X

Cartella Libreria: renderla visibile

Se siete nostalgici e volete rivedere la cartella Libreria come ai vecchi tempi o semplicemente ne fate spesso uso e volete renderne l’accesso più semplice basta un semplice comando via terminale.

Aprite l’applicazione Terminale e digitate il seguente comando seguito da invio:

chflags nohidden ~/Library/

Tenete presente che per digitare la tilde (~) occorre tenere premuto il tasto alt e poi premere in contemporanea il tasto 5.

Così facendo non avrete fatto altro che dire al sistema che la cartella Libreria della vostra home è visibile. Chiudete il terminale e avete terminato l’operazione.

Se per caso cambiate idea e desiderate ripristinare la condizione originaria ripetete l’operazione ma in questo caso il comando da impartire è:

chflags hidden ~/Library/

Ovviamente questo trucchetto è valido per nascondere o visualizzare anche le vostre cartelle (o file)… l’importante è sapere come muoversi tramite terminale (o shell) tra le directory fino a raggiungere la desiderata e impartire i comandi di cui sopra.

Un’esempio?

chflags hidden ~/Desktop/Cartella\ Segreta

Renderà nascosta al finder la cartella “Cartella Segreta” che si trova sulla scrivania.

Installare l’Infiniband su Ubuntu 12.04

Su una delle 12 macchine che compongono il cluster, ognuna con Ubuntu 12.04 e connesse tra di loro, oltre alla classica ethernet, via infiniband è stato necessario sostituire i due dischi in raid e ripristinare la configurazione originaria.

Arrivati alla gestione dell’Infiniband ho risolto con un paio di ricerche su Google e qui riassumo per memoria futura i vari passi da compiere:

Si installano i seguenti componenti tramite il classico apt-get install:

apt-get install infiniband-diags ibutils ibverbs-utils qlvnictools srptools sdpnetstat rds-tools rdmacm-utils perftest libmthca1 libmlx4-1 libipathverbs1

La procedura dovrebbe terminare senza alcun problema.

Adesso occorre far caricare all’avvio macchina i nuovi moduli del kernel necessari a gestire l’infiniband. Questo lo si fa modificando il file presente in /etc/modules ed aggiungendo le seguenti righe:

# moduli per gestire infiniband
ib_ipoib
ib_umad
rdma_cm
rdma_ucm

Riavviando la macchina se si esegue il comando

ifconfig -a

Troveremo tra le consuete  eth0, eth1 e lo anche la ib0 che ovviamente andrà configurata in base alla vostra rete infiniband modificando il file /etc/network/interfaces. Nel mio caso:

# Infiniband IPoIB interface
auto ib0
iface ib0 inet static
 address 192.168.0.2
 netmask 255.255.255.0
 network 192.168.0.0

Parte delle informazioni utili le ho trovate qui:

http://techs.enovance.com/6285/a-quick-tour-of-infiniband