Purtroppo è così. Fitbit acquista Pebble e, come potrete leggere dal blog di Pebble, non ci sono grosse speranze. Anzi.
Pebble è stata una classica favola americana: un’idea nata da un giovane, Eric Migicovsky, una raccolta fondi su Kickstarter, il suo sviluppo che così diventa realtà ed una produzione di smartwatch che è arrivata fino ai giorni nostri: orologi con batterie che durano giorni, un display particolare e poca dotazione tecnologica. I concorrenti forse erano più belli, più dotati… ma un Pebble rimaneva sempre un Pebble.
Forse proprio la scelta di non correre appresso la concorrenza inserendo nell’orologio di tutto e di più (wi-fi, sensori, gps, microfoni, altoparlanti e chi più ne ha più ne metta) è stata pagata cara quando Pebble si è dobuto confrontare con il gigante Apple Watch.
Ma tant’è. Pebble è morto. Viva il Pebble!